
Un Conservatorio che fa ricerca
Angelo Foletto
Segnalarne uno (di Conservatori), non per fare un torto a tutti gli altri ma per ricordare che tra le possibilità offerte dai nuovi ordinamenti didattici degli ex-Conservatori, il settore della ricerca è uno dei più stuzzicanti. L’occasione della tesina di fine corso, la curiosità di alcuni docenti, la maggior attenzione ai patrimoni locali, la più facile disponibilità di attrezzature professionali di registrazione: tutto complotta a favore di realizzazioni che partano da un progetto didattico e diventino importanti tasselli alla conoscenza storico musicale locale (e non solo). Certo, non cambierà la nostra idea dell’Ottocento cameristico, ma l’ascolto degli otto numeri del rivano Giancarlo Colò - nel programma ideato, radunato e curato (oltre che interpretato) da Ruzza, sulla scorta degli studi di Antonio Carlini sugli autori dell’Ottocento trentino - ci insegna a guardare senza supponenza al secolo diciannovesimo. Un secolo di grandi musicisti ma soprattutto di una miriade di compositori di rilevante artigianato, premiati dall’editoria e dal consumo quotidiano. Colò sa il mestiere, pratica i generi alla moda, conosce già bene il pianoforte e i gusti dello spettatore medio cui affida una musica garbata e immediatamente confortevole, che gli esecutori realizzano con piacevole eleganza.


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Un trentino molto viennese
Monique Ciola
Il Trentino riscopre l'opera di un suo figlio talentuoso. Giancarlo Colò, nato a Riva del Garda nel 1778 e morto a Trento nel 1844, fu pianista, organista, violista, didatta e compositore, ed ebbe l'onore di ricoprire l'autorevole incarico di Maestro di Cappella del Duomo di Trento. Come consuetudine di una terra allora di dominio asburgico, il giovane Colò approfondì i suoi studi a Salisburgo e quindi a Vienna, dove fu ammesso alla prestigiosa scuola di Albrchtsberger, insegnante anche di Beethoven, e dove prese parte a quel fervido mondo musicale che contava grandi nomi quali Haydn, Mozart, Hummel. Ecco che la sua scrittura rivela una musica in allineamento con la più alta tradizione musicale mitteleuropea, ora con accenni di cantabilità italiana, ora con umorismo di matrice haydniana, trovando anche il momento per sperimentare le prime avvisaglie romantiche di esercizio schubertiano. All'ascolto, le opere di Giancarlo Colò richiamano palesemente il respiro viennese dell'epoca senza nascondere la personalità dell'autore, rivelando con felice stupore un talento nostrano, degno di competere anche con autori famosi passati alla storia. Il disco è il frutto di un lavoro di ricerca promosso dal Dipartimento di Musica d'Insieme del Conservatorio "Bonporti" di Trento e condotto da Corrado Ruzza, pianista e docente di musica da camera pressso la sede staccata di "Bonporti" a Riva del Garda. L'incisione, di valore anche per la qualità interpretativa, contiene otto opere, l'intero corpus conosciuto dell'opera cameristica di Colò, pubblicate tra il 1806 e il 18 10. Tra queste, due capolavori degli di essere inseriti nel repertorio concertistico: la Sonata per pianoforte e flauto op. 2, di cui è stata trovata la parte aggiuntiva manoscritta per violoncello, e le Variazioni op.5 per pianoforte solo. Completa il libretto l'accurata presentazione storica del musicologo Antonio Carlini e lo studio sulle fonti testuali di Ruzza. Il cd è a disposizione presso il Conservatorio di Trento: conservatorio.tn.it.
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Comune di Riva del Garda
Provincia di Trento
Comunicato stampa
Il Conservatorio dedica un CD a Giancarlo Colò

Giancarlo Colò fu pianista, violista e compositore; nacque a Riva del Garda nel 1778 e visse tra Salisburgo e Vienna, negli anni di Haydn, Mozart e Beethoven; per poi scegliere di rientrare in Trentino e divenire maestro di cappella presso il Duomo di Trento, dove morì nel 1844. Colò fu autore di brani sacri e strumentali da camera, per lo più manoscritti ma pure pubblicati da importanti editori dell'epoca, in parte riscoperti una ventina d'anni fa grazie alle ricerche musicologiche di Antonio Carlini e Clemente Lunelli. Ricerche che sono state riprese in tempi più recenti da Corrado Ruzza, docente del Conservatorio “Bonporti” di Trento e Riva del Garda, il quale ha puntato soprattutto all'ambito cameristico, ritrovando una produzione non solo di piacevole ascolto ma anche di notevole valore e interesse.
A Giancarlo Colò il Conservatorio ha dedicato già nel giugno dello scorso anno, in occasione della Giornata Europea della Musica, una conferenza-concerto, presso la sede di Riva del Garda, con la partecipazione di vari docenti del Conservatorio e l’introduzione storico-musicologica di Antonio Carlini e dello stesso Ruzza. Il progetto è quindi proseguito, grazie anche al sostegno del Comune di Riva del Garda, attraverso la realizzazione di un importante cd che, in 72 minuti di musica, riporta tutta la produzione cameristica del compositore rivano di cui quest’anno ricorrono i 230 anni dalla nascita.
“Il Conservatorio è la punta di diamante della formazione musicale della nostra città – ha esordito il Sindaco, Claudio Molinari – da quando esiste la sezione staccata, a Riva del Garda è cresciuta la qualità culturale delle proposte formative, si può praticamente affermare che in ogni famiglia rivana vi è almeno un componente formato sotto il profilo musicale”.
“Il Conservatorio Bonporti – ha chiarito il direttore di Trento Cosimo Colazzo – si occupa primariamente di attività formativa ma, a fianco dell’educazione musicale, una fetta non trascurabile della nostra attività riguarda la ricerca in campo musicologico, che si sta indirizzando in progetti specifici di produzione musicale, come nel caso di questo cd”.
Un’attività evidenziata anche dal coordinatore della sezione di Riva del Garda, Franco Ballardini: “Il Conservatorio, a partire dalla riforma introdotta con la legge nazionale del 1999 che ha equiparato il nostro ente alle Università, ha moltiplicato le iniziative e, accanto all’attività formativa e alla ricerca, ha promosso convegni, pubblicazioni, concerti, conferenze, incontri che hanno stimolato le collaborazioni internazionali”.
A Corrado Ruzza, infine, il compito di presentare la figura di Giancarlo Colò, che fu un personaggio importante dell’epoca in cui visse: “Sorprende che di un personaggio così in vista se ne sia persa la memoria, forse fu penalizzato dalla sua scarsa produzione, che però fu davvero di elevata qualità. D’altronde l’ambiente di Vienna a cavallo fra i due secoli era ricco di fermenti culturali, era l’ambiente che formò artisti del calibro di Mozart, Haydn, Beethoven e Schubert, e sicuramente ebbe i suoi effetti anche su Colò che fu uno tra i più ricercati insegnanti del tempo. In qualche modo, attraverso questo cd musicale, abbiamo acceso un riflettore sulla sua produzione da camera, riscoprendo anche alcune composizioni del tutto dimenticate; il prossimo passaggio, che auspico vicino, sarà quello di puntare l’attenzione sulla sua produzione di musica sacra”.
Riva del Garda, 21 novembre 2008
Arianna Tamburini